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I cammini dei pellegrini in Italia. Spiritualità, natura e storia

I cammini dei pellegrini in Italia. Spiritualità, natura e storia

Spiritualità, natura e storia: i cammini dei pellegrini, perché percorrerli?

 

Esistono tre direttrici di pellegrinaggio, conosciute da escursionisti e pellegrini di fede cristiana. La più nota in Europa è quella del Cammino di Santiago de Compostela. Forse non sapevate che dall’Italia, i pellegrini, per giungere a Santiago, percorrevano a ritroso la Via Francigena e che ancora oggi, questa è utilizzata per compiere il pellegrinaggio dall’Europa nord Occidentale e dal nord Italia a Roma, fino alla Basilica di San Pietro.  Se vi interessa seguire un percorso diverso, potreste scegliere la Via degli Abati, che collega Pavia con Pontremoli (Massa e Carrara), attraverso Bobbio (Piacenza). Un’altra grande direttrice di pellegrinaggio era la Via Micaelica, o Via dell’Angelo, verso il Santuario di San Michele Arcangelo nel Gargano, recentemente chiamata “Francigena del Sud”. Questa via era utilizzata per i pellegrini che dal sud Italia e dai paesi del basso Mediterraneo, si recavano a Roma.

 

Gli altri cammini in Italia

Per chi ama l’escursionismo, ci sono cammini in Italia che prevedono una  cospicua varietà di percorsi perfetti per viaggi lenti, riflessivi, volti alla ricerca di una connessione con l’ambiente e la natura circostante. Questo tipo di viaggio, rigorosamente a piedi o con mezzi di trasporto economici, permette di vivere in maniera più approfondita e diretta, i luoghi che si visitano, scoprendone le suggestive storie.

Gli itinerari adatti a queste esplorazioni “emozionali”, sono percorsi “minori”, diretti a particolari luoghi di devozione, che recentemente hanno ottenuto una forte crescita di interesse da parte di coloro interessati ai cosiddetti “cammini di fede” e alle vie storiche d’Italia.  Fanno parte di questi percorsi, anche alcune vie storiche nate semplicemente per collegare idealmente dei luoghi attorno alla vita di una figura di grande rilevanza storica, religiosa, umana, come i cammini di San Francesco, di Sant’Agostino, di San Benedetto, di San Michele.

 

Conoscere i cammini e la loro storia per viverne la spiritualità

Per approfondire l’argomento, se siete interessati ad intraprendere questo tipo di viaggio, vi consigliamo un libro molto interessante, incentrato sull’investigazione della natura storica, spirituale ed antologica dei pellegrini e dei cammini, << attraverso i diari, i libri, i resoconti, i racconti, le storie, le narrazioni dei pellegini nel corso dei secoli… >>.

“Cammini dei pellegrini. Narrazione, storia, antropologia del pellegrinaggio”  (Qui il link per approfondire)

 

 

 

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Spiritualità, natura e storia: i cammini dei pellegrini, perché percorrerli?

 

Esistono tre direttrici di pellegrinaggio, conosciute da escursionisti e pellegrini di fede cristiana. La più nota in Europa è quella del Cammino di Santiago de Compostela. Forse non sapevate che dall’Italia, i pellegrini, per giungere a Santiago, percorrevano a ritroso la Via Francigena e che ancora oggi, questa è utilizzata per compiere il pellegrinaggio dall’Europa nord Occidentale e dal nord Italia a Roma, fino alla Basilica di San Pietro.  Se vi interessa seguire un percorso diverso, potreste scegliere la Via degli Abati, che collega Pavia con Pontremoli (Massa e Carrara), attraverso Bobbio (Piacenza). Un’altra grande direttrice di pellegrinaggio era la Via Micaelica, o Via dell’Angelo, verso il Santuario di San Michele Arcangelo nel Gargano, recentemente chiamata “Francigena del Sud”. Questa via era utilizzata per i pellegrini che dal sud Italia e dai paesi del basso Mediterraneo, si recavano a Roma.

 

Gli altri cammini in Italia

Per chi ama l’escursionismo, ci sono cammini in Italia che prevedono una  cospicua varietà di percorsi perfetti per viaggi lenti, riflessivi, volti alla ricerca di una connessione con l’ambiente e la natura circostante. Questo tipo di viaggio, rigorosamente a piedi o con mezzi di trasporto economici, permette di vivere in maniera più approfondita e diretta, i luoghi che si visitano, scoprendone le suggestive storie.

Gli itinerari adatti a queste esplorazioni “emozionali”, sono percorsi “minori”, diretti a particolari luoghi di devozione, che recentemente hanno ottenuto una forte crescita di interesse da parte di coloro interessati ai cosiddetti “cammini di fede” e alle vie storiche d’Italia.  Fanno parte di questi percorsi, anche alcune vie storiche nate semplicemente per collegare idealmente dei luoghi attorno alla vita di una figura di grande rilevanza storica, religiosa, umana, come i cammini di San Francesco, di Sant’Agostino, di San Benedetto, di San Michele.

 

Conoscere i cammini e la loro storia per viverne la spiritualità

Per approfondire l’argomento, se siete interessati ad intraprendere questo tipo di viaggio, vi consigliamo un libro molto interessante, incentrato sull’investigazione della natura storica, spirituale ed antologica dei pellegrini e dei cammini, << attraverso i diari, i libri, i resoconti, i racconti, le storie, le narrazioni dei pellegini nel corso dei secoli… >>.

“Cammini dei pellegrini. Narrazione, storia, antropologia del pellegrinaggio”  (Qui il link per approfondire)

 

 

 

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La realtà aumentata audio, nuova frontiera per le marche.

La realtà aumentata audio, nuova frontiera per le marche.

Riportiamo qui la traduzione di un articolo pubblicato su AdWeek il 15 aprile (in fondo alla pagina, trovi il link all’originale). Quello che stiamo realizzando in Italia con Loquis è, per una volta, in anticipo rispetto agli Stati Uniti. Leggere e provare Loquis, per credere.

Una nuova ondata tecnologica potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui ascoltiamo il mondo. Grazie ai nuovi Bose Frames, chiunque può ascoltare storie personali dei pellegrini che percorrono il famoso Cammino di Santiago in Spagna, proprio come se camminassero al loro fianco. E Tónandi, una collaborazione tra la società di realtà mista Magic Leap e la band islandese Sigur Ros, consente agli utenti di creare musica interagendo con i suoni e le immagini digitali nella stanza che li circonda.

L’audio in realtà aumentata, noto anche come audio spaziale, rende possibili queste esperienze utilizzando l’accelerometro, il giroscopio e la bussola di uno smartphone per navigare su suoni che a volte vengono aggiunti digitalmente alla geolocalizzazione. Le esperienze audio di AR danno ai creatori e ai brand un’altra piattaforma per raggiungere i consumatori, mentre altre lavorano per trovare più opportunità pratiche per ospedali, ristoranti e persino routine di allenamento.

“Senza audio non è possibile condurre le persone in direzioni diverse”, ha dichiarato Brian Glasscock, project manager di Sennheiser, che lo scorso autunno ha debuttato con una coppia di cuffie audio AR. “Non hai lo stesso controllo di un video. Non puoi tagliare, non puoi scorrere, devi usare l’audio e il movimento per guidare una storia. L’audio può creare o distruggere un’esperienza. “

Il mese scorso, Bose ha debuttato con il prodotto Frames, che consente alle persone di interagire con i suoni digitali collocati nel loro ambiente reale semplicemente muovendo la testa o camminando. Gli occhiali da sole alla moda, che costano $ 200, aiuteranno presto con tutto, dalla navigazione in città, alla riproduzione di giochi e podcast audio-guidati. E invece di cuffie che passano sopra l’orecchio o all’interno dell’orecchio, i Bose Frames inviano suoni verso di esso, consentendo agli utenti di ascoltare insieme suoni reali e digitali.

“Quello che abbiamo scoperto è stato magico, ascoltando in questo modo niente ti blocca l’orecchio”, ha detto Mehul Trivedi, direttore di Bose Frames. “Ottieni questa chiarezza, ma non ti impedisce di guardare il mondo esterno.”

Bose non è la prima azienda a creare cuffie AR. Lo scorso autunno, Sennheiser, in una partnership con Magic Leap, ha lanciato la propria coppia in-ear, le cuffie Ambeo AR One.

Secondo Glasscock, la tecnologia dell’audio spaziale si basa sul movimento della testa, che è il modo in cui le nostre orecchie ricevono il suono da vari punti nello spazio. Il modo in cui il suono viene percepito dipende da una varietà di input, inclusa la posizione della testa di una persona, che gli consente di filtrare tempo, ampiezza e frequenza. Tuttavia, se i suoni sono imposti artificialmente, ingannano il cervello facendogli credere di essere più vicini o più lontani di quanto non appaiano.

Il suono AR è importante non solo da solo, ma anche quando associato a immagini di dispositivi virtuali e di realtà mista. Questa è una delle ragioni per cui Magic Leap ha creato un kit di sviluppo software per le sue cuffie specificamente per l’audio spaziale. Dan Lehrich, Senior Director of Production di Magic Leap, ha affermato che l’audio spaziale è la chiave per rendere credibili le immagini, aggiungendo che l’audio è tanto importante quanto la grafica.

“L’audio spaziale è molto importante per i contenuti perché è una parte fondamentale dell’esperienza”, ha affermato Lehrich. “Se pensiamo al calcolo spaziale come a una fusione perfetta tra mondo digitale e mondo fisico, l’audio è una parte fondamentale del modo in cui percepiamo il mondo.”

Anche le agenzie stanno lavorando con Bose. Uno di questi è Huge, con sede a Brooklyn, che ha testato gli occhiali da sole nel coffee shop R&D dell’agenzia ad Atlanta per aiutare i baristi ad ascoltare le istruzioni in modo discreto. Gela Fridman, presidente della tecnologia di Huge, ha detto che pensa che l’audio AR potrebbe essere utile per ospedali, navigatori e industrie in cui i lavoratori hanno bisogno di accedere alle informazioni senza la distrazione di un dispositivo con uno schermo.

“Ti stai muovendo in giro per la tua attività normale, ma allo stesso tempo puoi ottenere un contesto che è importante per te”, ha detto. “Non c’è schermo, non c’è niente che ronza nella tua tasca. È come camminare con un amico, potenzialmente. “

 

Link all’articolo originale

 

Bose non è la prima azienda a creare cuffie AR. Lo scorso autunno, Sennheiser, in una partnership con Magic Leap, ha lanciato la propria coppia in-ear, le cuffie Ambeo AR One.

Secondo Glasscock, la tecnologia dell’audio spaziale si basa sul movimento della testa, che è il modo in cui le nostre orecchie ricevono il suono da vari punti nello spazio. Il modo in cui il suono viene percepito dipende da una varietà di input, inclusa la posizione della testa di una persona, che gli consente di filtrare tempo, ampiezza e frequenza. Tuttavia, se i suoni sono imposti artificialmente, ingannano il cervello facendogli credere di essere più vicini o più lontani di quanto non appaiano.

Il suono AR è importante non solo da solo, ma anche quando associato a immagini di dispositivi virtuali e di realtà mista. Questa è una delle ragioni per cui Magic Leap ha creato un kit di sviluppo software per le sue cuffie specificamente per l’audio spaziale. Dan Lehrich, Senior Director of Production di Magic Leap, ha affermato che l’audio spaziale è la chiave per rendere credibili le immagini, aggiungendo che l’audio è tanto importante quanto la grafica.

“L’audio spaziale è molto importante per i contenuti perché è una parte fondamentale dell’esperienza”, ha affermato Lehrich. “Se pensiamo al calcolo spaziale come a una fusione perfetta tra mondo digitale e mondo fisico, l’audio è una parte fondamentale del modo in cui percepiamo il mondo.”

Anche le agenzie stanno lavorando con Bose. Uno di questi è Huge, con sede a Brooklyn, che ha testato gli occhiali da sole nel coffee shop R&D dell’agenzia ad Atlanta per aiutare i baristi ad ascoltare le istruzioni in modo discreto. Gela Fridman, presidente della tecnologia di Huge, ha detto che pensa che l’audio AR potrebbe essere utile per ospedali, navigatori e industrie in cui i lavoratori hanno bisogno di accedere alle informazioni senza la distrazione di un dispositivo con uno schermo.

“Ti stai muovendo in giro per la tua attività normale, ma allo stesso tempo puoi ottenere un contesto che è importante per te”, ha detto. “Non c’è schermo, non c’è niente che ronza nella tua tasca. È come camminare con un amico, potenzialmente. “

 

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Il potere del racconto… le storie che parlano di te

Il potere del racconto… le storie che parlano di te

Storytelling, cos’è?

 

Comunicare e raccontare una storia, non è così semplice come può sembrare! Per questo esistono delle tecniche specifiche per narrare e condividere un contenuto che possa generare interesse in chi lo legge o ascolta e che sia in grado di trasmettere un messaggio chiaro e convincente, ma soprattutto… COINVOLGENTE!

 

Ecco perchè utilizzare lo STORYTELLING

 

Se vuoi far conoscere la tua attività, o più semplicemente, vuoi generare interesse verso quello di cui parli (se ad esempio il tuo lavoro è quello di Food Blogger o di Travel Blogger è fondamentale!), devi per prima cosa capire cosa spinge i tuoi followers a condividere i tuoi contenuti.  Lo storytelling è un modo per creare un legame con i tuoi clienti o i tuoi fan, generando emozioni ed empatia verso di te e la tua attività. Una volta accaduto ciò, ci saranno alte probabilità che i tuoi racconti vengano condivisi e diventino persino virali!

Loquis è, anche per questo motivo, la soluzione ideale per te! La semplicità nel creare contenuti e condividerli tramite social è una delle principali peculiarità di questa app.

In più, la sua innovativa caratteristica di essere un app di REALTA’ AUMENTATA AUDIO, la rende pratica, comoda e maggiormente funzionale!

Mettiamola così: sei un Travel Blogger o una Guida turistica e ovviamente hai la necessità di spostarti spesso e di visitare molti luoghi! Con pochi gesti puoi registrare la tua storia e persino realizzare un tuo CANALE ufficiale dove gli utenti potranno ascoltare e seguire ogni tuo racconto audio! Non lo trovi eccezionale?

IL POTERE DEL RACCONTO E’ A PORTATA DI MANO, ANZI, DI ORECCHIO…

 

 

Storytelling, cos’è?

 

Comunicare e raccontare una storia, non è così semplice come può sembrare! Per questo esistono delle tecniche specifiche per narrare e condividere un contenuto che possa generare interesse in chi lo legge o ascolta e che sia in grado di trasmettere un messaggio chiaro e convincente, ma soprattutto… COINVOLGENTE!

 

Ecco perchè utilizzare lo STORYTELLING

 

Se vuoi far conoscere la tua attività, o più semplicemente, vuoi generare interesse verso quello di cui parli (se ad esempio il tuo lavoro è quello di Food Blogger o di Travel Blogger è fondamentale!), devi per prima cosa capire cosa spinge i tuoi followers a condividere i tuoi contenuti.  Lo storytelling è un modo per creare un legame con i tuoi clienti o i tuoi fan, generando emozioni ed empatia verso di te e la tua attività. Una volta accaduto ciò, ci saranno alte probabilità che i tuoi racconti vengano condivisi e diventino persino virali!

Loquis è, anche per questo motivo, la soluzione ideale per te! La semplicità nel creare contenuti e condividerli tramite social è una delle principali peculiarità di questa app.

In più, la sua innovativa caratteristica di essere un app di REALTA’ AUMENTATA AUDIO, la rende pratica, comoda e maggiormente funzionale!

Mettiamola così: sei un Travel Blogger o una Guida turistica e ovviamente hai la necessità di spostarti spesso e di visitare molti luoghi! Con pochi gesti puoi registrare la tua storia e persino realizzare un tuo CANALE ufficiale dove gli utenti potranno ascoltare e seguire ogni tuo racconto audio! Non lo trovi eccezionale?

IL POTERE DEL RACCONTO E’ A PORTATA DI MANO, ANZI, DI ORECCHIO…