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Esplorazione Urbana, un fenomeno culturale

Con il termine “Urbex ” si definisce quella che è l’Esplorazione Urbana, un fenomeno culturale che nel corso degli anni ha preso piede in diverse città del mondo, anche italiane. Coloro che la praticano esplorano principalmente luoghi abbandonati, spesso sconosciuti ai più e che nascondono tesori architettonici o misteri e leggende urbane.  Molti di questi spazi, possiedono un fascino suggestivo, a volte dato dalla loro decadenza e dalle peculiarità che li caratterizzano.

Urbex, l’esplorazione che riporta a nuova vita i luoghi abbandonati

Edifici lasciati all’incuria, questi luoghi rinascono grazie anche agli scatti e ai video realizzati da chi pratica l’Urbex, producendo ritratti appassionati e di grande bellezza. Gli esploratori urbani sono principalmente adulti, uomini e donne, che amano le escursioni in luoghi per lo più sconosciuti, come fabbriche dismesse o manicomi. Solitamente questo tipo di esplorazione, è organizzata da gruppi di amici o associazioni. Attraverso Google Maps, informazioni dai locali, droni per ricognizioni mirate, si prendono più informazioni possibili sul sito da visitare, per poi partire con un equipaggiamento specifico: zaino, walkie talkie per comunicare, (soprattutto in quei posti dove c’è assenza di segnale sui cellulari) casco protettivo, scarponcini da montagna, scale, corde, torce, occhiali protettivi e naturalmente macchina fotografica e obiettivi. Dopo aver ispezionato l’area, gli urban explorers immortalano ogni dettaglio dell’edificio.

 

Rendere omaggio a questi luoghi è un modo per celebrarli e farli riscoprire alle nuove e vecchie generazioni, come patrimonio artistico, architettonico e culturale, con tutte le loro sfaccettature storiche e sociali.

Fonte: Il Sole 24 ore  Lifegate.it